Piante e digestione: rimedi naturali per un disagio molto comune

Molteplici sono le piante che esercitano un'azione benefica sulla digestione e sui vari problemi che affliggono l'apparato digerente. Impariamo a conoscerle e ad assumerle correttamente.
C’è chi affronta i lauti pasti delle festività con la temerarietà di Indiana Jones e chi, a denti stretti, sa già in partenza che il proprio stomaco gli presenterà poi il conto…
 
Si stima che tre italiani su quattro soffrano di problemi legati alla digestione almeno una volta all’anno; oltre il 60% di essi ha avuto problemi legati alla cattiva digestione da cibo o pesantezza; la metà ha sofferto di acidità o ha provato una sensazione di bruciore. Le premesse non sono delle migliori, tuttavia, con le dovute precauzioni, lo spettro della cattiva digestione può essere scacciato: presentiamo di seguito le principali piante che rappresentano una manna dal cielo per gli stomaci capricciosi.

Le piante carminative e le erbe amare

Le piante che favoriscono la digestione sono comunemente definite carminative e, nello specifico, contribuiscono a ridurre il gonfiore addominale, il senso di pesantezza, l’acidità di stomaco, ecc. Va fatta poi un’ulteriore precisazione, in quanto le carminative si suddividono in due sottogruppi: le piante che assorbono i gas prodotti nello stomaco e nell’intestino (per esempio argilla e carbone attivo) e quelle che ne favoriscono l’espulsione (finocchio, menta, salvia, ecc.).
Le erbe amare, come il tarassaco e l’achillea, contribuiscono al buon funzionamento di tutto il sistema digerente e sono così chiamate proprio per il loro sapore, appunto, amaro. Il gusto amaro agisce sulle papille gustative, aumentando la produzione di saliva utile a dare il via al processo digestivo. Successivamente, l’azione delle erbe amare si manifesta anche a livello dello stomaco favorendo la produzione dei succhi gastrici (oltre ad avere proprietà benefiche per fegato e vie biliari). 

Semi di finocchio, menta e salvia

Partiamo subito col pezzo da 90: i semi di finocchio sono indubbiamente conosciuti per le loro proprietà carminative e digestive. Questi semi hanno effetti antispasmodici ed è stata dimostrata la loro efficacia nel trattare disturbi digestivi gravi, come i dolori associati alla sindrome del colon irritabile. I semi di finocchio, inoltre, contengono molti oli essenziali aromatizzanti e per questo motivo vengono utilizzati per insaporire altri cibi e da essi si ricavano anche liquori.
Anche la menta -coltivata fin dai tempi degli Antichi Greci- è un valido aiuto dei processi digestivi grazie al suo effetto astringente, purificante e di supporto al rilassamento della parete intestinale. Questa caratteristica permette di ridurre la sensibilità viscerale: l’infuso alla menta può, quindi, aiutare in caso di dolore addominale.
La salvia è un’erba aromatica presente in modeste quantità in alcune delle nostre miscele: è ricca di flavonoidi, terpeni e fenoli che le conferiscono proprietà antispasmodiche e antiossidanti. Nello specifico, la salvia lenisce il mal di stomaco, allevia il gonfiore, il bruciore, la flatulenza, favorendo il benessere intestinale.

Infuso del Dopo Pasto: perchè la melissa?

In tantissimi casi i problemi digestivi sono associati a condizioni di stress e/o di particolare nervosismo, non a caso, lo stomaco viene spesso identificato come il nostro secondo cervello divenendo oggetto di sgradevole somatizzazioni. Partendo da questo presupposto, date le sue proprietà rilassanti e calmanti, la melissa è uno dei principali ingredienti dell’Infuso del Dopo Pasto (scopri Tutto quello che devi sapere sulla Melissa officinalis).

prevenire è meglio che curare

Come recita un famosissimo modo di dire “prevenire è meglio che curare”: ciò significa che, sapendo in partenza di soffrire di problematiche legate alla digestione, è possibile giocare d’anticipo assumendo prima dei pasti degli specifici infusi. E’ il caso della malva (di cui avevamo già parlato qui) che è ricca di mucillagini: si tratta di sostanze che, depositandosi sulle pareti dello stomaco, formano un film protettivo contro le secrezioni acide e la cattiva digestione.
Anche le erbe amare, già citate in precedenza, per svolgere appieno la loro funzione, dovrebbero essere assunte almeno mezz’ora prima dei pasti. In questo modo, avranno il tempo di sviluppare la loro azione attraverso la stimolazione dei recettori presenti nella bocca e nello stomaco, riuscendo a stimolare l’appetito e a facilitare la digestione.

Prendere l’abitudine di assumere una tazza di tisana a base di piante digestive prima o dopo ogni pasto, contribuisce a migliorare la digestione in generale e a sentirsi attivi e pieni di energie!

I contenuti trattati in questo articolo si basano sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Quanto riportato, soprattutto sotto forma di consiglio, non è di natura prescrittiva o curativa, ma ha solo scopo informativo.